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Under 16

"Ci tenevamo a vincere, abbiamo dato tutto"

Difficile dimenticare lo scorso "maledetto" primo maggio.

Deborah Zeni al servizio con la maglia dell'under-18
Deborah Zeni al servizio con la maglia dell'under-18

Il sogno accarezzato di ripetere il successo dello scorso anno. Poi la rimonta dell’Alta Valsugana ed il palpitante ed alla fine, sportivamente, drammatico finale al tie break. Comincia da qui la nostra intervista a Deborah Zeni – in bianconero dal 2008 dopo l’esperienza al Marzola - chiamata in questa stagione ad ereditare i "gradi" che nella scorsa annata furono di Chiara Bottura. "Le finali – commenta il giovane centrale atino – sono state indubbiamente il momento più sentito della stagione. Un insieme di emozioni uniche. Dalla tensione alla gioia e, alla fine, al dolore per la sconfitta". Ricordi che difficilmente svaniranno, come d'altra parte, l'esordio (ed il primo punto) in B2, privilegio che quest'anno coach Zucchelli ha concesso anche a Sara Gasperini e Chiara Angelini.
Debby, il prossimo anno, non farà può parte della squadra under-16. Non ci saranno più nemmeno le altre due atlete classe 1994, Angelini e Ioriatti. "Anche per questo è un peccato aver perso la finale. Ci tenevamo tutte a vincere, in particolar modo noi che avevamo l’ultima occasione". Ma facciamo un passo indietro.

Debby, com'è stata la tua "investitura" ufficiale. Te l’aspettavi?

"Sinceramente no. La scelta del coach mi ha colta di sorpresa. Poi ho accettato volentieri, anche perché essere capitano è una bella responsabilità: bisogna incoraggiare le compagne, aiutarle e confortarle nei momenti di difficoltà".

Soprattutto se in squadra ci sono molte giovani.

"È vero, ad inizio anno abbiamo conosciuto compagne nuove che sono entrate nel gruppo. Un gruppo che con il passare del tempo, si è unito sempre di più, e questo è davvero importante. Non solo in palestra, dove ci siamo sempre impegnate tutte al massimo, ma anche fuori dal campo".

Certo, le difficoltà non sono mancate...

Il centrale atino in fast (foto Roberto De Benedetto)
Il centrale atino in fast (foto Roberto De Benedetto)

"Prima di tutto abbiamo cambiato palleggiatore e si sa, non è facile riuscire a trovare subito l’intesa. Ma Laura – prosegue capitan Zeni – si è subito inserita bene, dimostrando le sue ottime qualità. E dopo poco tempo gli ingranaggi hanno cominciato a girare molto meglio".

Poi, anche durante la stagione, qualche passaggio a vuoto. Cali di tensione o eccessiva sicurezza?

"Nessuno dei due. Piuttosto credo che a volte scendevamo in campo sottovalutando le nostre reali possibilità e quindi non riuscivamo ad esprimerci al meglio".

Ed anche per questo il secondo girone di qualificazione ha nascosto delle insidie

"Già, Rovereto e Arco si sono dimostrate agguerrite rivali e per qualificarci davanti a loro abbiamo dovuto dare il massimo, soprattutto negli scontri diretti. Ma anche alcune altre squadre hanno saputo darci filo da torcere".

E, alla fine, la sconfitta contro l'Alta Valsugana, che di certo non cancella quanto di buono fatto per arrivare fin qui...

"La mia è stata una bellissima esperienza. Prima Lorenz con anche il campionato disputato in serie D e poi Sergio e Moreno quest'anno, ci hanno aiutato a crescere e migliorare. Ci siamo sempre allenate al nostro massimo e per questo auguro a questa squadra di fare bene anche il prossimo anno e, perché no, di riprovare a lottare per vincere il titolo".

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