Troppe assenze nella Walliance per tenere testa al Don Colleoni
Troppo solido il Don Colleoni di questo tempi per una Walliance Ata Trento privata dell’intera diagonale di posto-4. Lo scontro diretto per il quinto posto, disputato ieri sera al PalaBocchi, ha premiato le bergamasche, che hanno approfittato delle numerose assenze nelle file avversarie per portarsi a casa senza faticare troppo i tre punti con parziali decisamente severi per le atine, che hanno comunque provato a mettere in campo quello che avevano. Il problema più grosso è stato quello di trovare il modo di superare l’altissimo muro bergamasco, ma anche di trovare equilibri in ricezione a seguito della defezione di Emma Orlandini e Serena Blasi per un attacco influenzale.
L’unico set in cui è si è vista un po’ di battaglia è stato il secondo, terminato 19-25, negli altri due, chiusi sul 13-25 e 9-15, non c’è stata storia. Marco Mongera ha approfittato dell’occasione per fare esordire in serie B, inserendole al servizio, le giovanissime Camilla Mongera e Matilde Bampi, del 2009 e del 2008.
La cronaca
L’Ata, impegnata in un orario a dir poco inconsueto (le 21), manda in campo la formazione più logica alla luce delle assenze, che prevede Granieri al palleggio, Venturato opposta, Camilla Gitti e Carosini in banda, Bertoldi e Baccolo al centro, Eccel libero. Formazione tipo per Matteo Prezioso, che conferma Milani in regia, Rossi opposta, Tonello e Fontana in banda, Cigarini e Campagnolo al centro, Mainetti libero.
A penalizzare le padrone di casa in avvio sono gli errori, ben tre fino al 3-5. Poi ci pensano i servizi di Cigarini a permettere a Rossi e Campagnolo di schiacciare per il 4-8. L’Ata riesce a recuperare qualcosa e a tenersi in scia fino all’8-10, capitalizzando quattro errori del Don Colleoni, che poi però ricomincia a spingere con gli attacchi di Tonello, gli errori di Venturato e Carosini, l’attacco e il muro di Cigarini e l’ace della stessa Tonello. Il 10-18 è già esiziale per la Walliance, che non ha alcuna possibilità di rimontare, Campagnolo firma altri due break e si arriva rapidamente al 13-25.
Non cambiano le formazioni nel secondo set. Parte bene la Walliance (3-1), ma basta che torni al servizio Caterina Cigarini per vedere annullato il vantaggio con un primo tempo e un ace su Carosini, impiegata in ruolo diverso rispetto al solito. Ancora errori e un ace della regista Milani su Camilla Gitti per fissare l’8-13, un altro servizio vincente di Cigarini concretizza il 10-16. Sul 12-16 l’Ata sbaglia il servizio con Marika Gitti, entrata in diagonale a Granieri per giocare con il modulo non inedito del doppio palleggiatore, poi la sorella Camilla finisce nelle spire del muro di Campagnolo e Granieri manda out un attacco. Il 12-19 è a dir poco complicato da annullare, anche perché la Walliance non trova sbocchi in attacco, se non con i primi tempi di Francesca Baccolo, la migliore delle atine. Lo spunto migliore le nostre ragazze lo trovano nel finale di frazione, quando si portano da 15-23 a 18-23, ma è tardi.
L’ultimo set è il più rapido. Il Don Colleoni è una macchina dotata di automatismi ormai rodati e non avvicenda mai una sola pedina, preferendo chiudere rapidamente la questione. Stavolta Marco Mongera parte con la diagonale Gitti - Granieri, ma sul 4-8 la situazione è già delicata. Si giunge sul 6-10 e poi in campo rimane solo in Don Colleoni, che in appena tre rotazioni, ovvero con i servizi di Campagnolo, Milani e Tonello, schizza sull’8-24. L’Ata non riesce a mettere a terra il pallone, mentre dall’altra parte della rete si passa per vie centrali, con l’ispirata opposta Rossi o con i pallonetti delle due laterali, ai quali la Walliance non riesce proprio a prendere le misure. Finisce 9-25.
Ci sono ancora sette punti di vantaggio sulla zona retrocessione da difendere con le sfide casalinghe contro Busnago e Crema ancora a disposizione.