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Serie B2

Intervista a Veronica Penasa

Ciao Veronica. Terzo successo consecutivo. Si è ripresa la strada giusta?
All'inizio del girone di ritorno avevamo avuto qualche passaggio a vuoto di troppo anche a causa dei tanti infortuni. Non poter disporre della palleggiatrice titolare, solo per far un esempio, è un handicap notevole non solo per l'Ata ma credo per qualsiasi squadra a qualsiasi livello. Se poi mettiamo in conto che in quel periodo abbiamo anche avuto un calendario piuttosto ricco di partite importanti è facile capire come si sia scivolati in fretta dal secondo al sesto posto. Ora però siamo al completo e stiamo tornando a giocare ai nostri livelli. La gara di Pordenone può dirci a che livello effettivamente siamo.

Finalmente sabato con Padova, ti abbiamo rivista titolare, che sensazioni hai avuto?
Nessuna sensazione particolare perché a dire il vero il contatto col campo a inizio stagione non mi è mancato, visto che sono spesso partita titolare al centro o come laterale. A Padova ho semplicemente cercato di fare le cose che dovevo fare con la massima cura ed attenzione e con un occhio particolare alla ricezione, il fondamentale in cui probabilmente devo crescere di più.

Puoi giocare indifferentemente sia al centro che in posto quattro. Una fortuna per un allenatore poter contare su un?atleta con queste caratteristiche.
Ti si può definire il ?jolly? della squadra?

Preferirei essere definita come una giocatrice adatta a più ruoli. Credo che alla mia età sia importante riuscire ad imparare e a fare più ruoli. E' una bella occasione di crescita sia tecnica sia fisica.

Non pensi che questo doppio ruolo ti limiti un po? nella tua crescita di atleta?
Pensare che il saper giocare in due ruoli o più possa essere considerato un limite mi sembra una visione non corretta delle cose. Mi ricollego a quanto ho detto prima. Saper dimostrarsi all'altezza in più fondamentali non può che essere una cosa positiva. Marco sa che può utilizzarmi in più circostanze. Credo che sia un vantaggio sia per la squadra che per me. Specializzarsi solo in un ruolo può essere dannoso, soprattutto se puoi avere i mezzi per farne di più. E' una situazione diversa dal solito ma certamente non limitante. Certo, il miglior modo per automatizzare tutti i fondamentali sarebbe quello di giocare con continuità e mettere in pratica ogni sabato quello che fai durante la settimana.

Ma in quale ruolo ti trovi meglio?
Sicuramente nel ruolo di laterale, perché hai più responsabilità nei momenti importanti, fra ricezione ed attacco, e perché non ti costringe ad uscire ogni volta che vai in seconda linea. In questo modo sei più dentro al gioco ed è più facile rimanere incollata alla partita anche mentalmente.

Insieme ad Anna Gardumi ed Elena Prandi sei l?unica ?superstite? di quel favoloso gruppo che raggiunse le finali del Campionato Italiano U17 due stagioni fa. Marconcini e Pivato stanno trascinando l?Argentario alla vittoria del campionato in serie C. Credi avresti avuto più spazio scendendo di categoria insieme alle tue ex compagne?
E' una cosa a cui francamente non penso, perché credo che non abbia molto significato giocare in una serie minore solo per avere più spazio.

Sabato arriva Pordenone. All?andata fu una delle più belle partite di quest?anno dove giocaste alla perfezione sbagliando praticamente niente. Vittoria vorrebbe dire terzo (male che vada quarto) posto, e quindi piena zona play off.
I playoff sono l'obiettivo che ci siamo prefissi ad inizio stagione, inutile nasconderlo. Per centrarlo dobbiamo assolutamente ottenere più punti possibili da queste ultime cinque partite. Sabato con il Pordenone mi aspetto una partita particolarmente difficile ma credo che se sapremo giocare con continuità ai nostri livelli per tutto l'arco della gara dovremmo riuscire a portare a casa il risultato. E' una partita importante, ma non decisiva, perché poi alla fine del campionato mancheranno ancora quattro gare.

In questa partita sarà di nuovo disponibile Elena Prandi credi, con l?ottima prestazione di Padova di esserti conquistata il posto?
Io non devo credere nulla. Devo solo allenarmi bene e pensare a mettere il più in difficoltà possibile Marco nella scelta. Poi i posti da laterale in campo sono due; non è detto che non ci si possa vedere in campo assieme entrambe. E' un po' riduttivo riportare il tutto ad una sorta di sfida a distanza fra Prandi e Penasa.

Come vi siete preparati durante la settimana? Come affronterete questa partita tanto delicata ed importante?
Ci siamo preparate come sempre anche perché credo che sarebbe sbagliato prepararsi meglio per una partita come questa rispetto che ad una partita sulla carta più facile. Per arrivare lontano dobbiamo rispettare ogni tipo di avversario e prepararci sempre al meglio, indipendentemente da chi ci troviamo di fronte. Se la nostra squadra gioca come sa, come successo per buona parte del girone d'andata, possiamo dire la nostra con chiunque.

Puoi dirci le tue impressioni sulla stagione delle altre due trentine: Torrefranca e Volano?
Parto dal presupposto che le ho viste giocare poco e che quindi non posso avere delle impressioni definitive e precise. Il Torrefranca è una squadra ricca di alternative che però ha faticato forse troppo a trovare continuità di rendimento. Il Volano, invece, non ha trovato in fretta l'amalgama giusta fra i sei elementi in campo perdendo troppe partite in serie. Quando non riesci a vincere per tante partite di fila inevitabilmente ti scoraggi e tutto diventa più difficile.

Grazie Veronica e in bocca al lupo per questo finale di stagione.

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