Intervista a Daniela Avancini
Ciao Daniela. Innanzi tutto come stai?
Bene grazie e tu?
Bene, ti ringrazio, ma sono io che devo farti le domande …
L’infortunio alla caviglia di tre settimane fa nella partita con il Torrefranca aveva spaventato un po’ tutti, poi, però, ti sei ripresa subito e già il sabato seguente, contro Udine, sei potuta scendere in campo.
Si…fortunatamente ho preso solo una leggera storta. La voglia di ritornare in palestra è stata più forte anche del dolore e così ho ripreso ad allenarmi presto perché volevo essere a disposizione della squadra nella partita contro Udine.
E tu di infortuni, purtroppo, te ne intendi. L’infortunio al ginocchio è ormai alle spalle è da un po’ che giochi anche senza tutore. Però credo che, ad ogni stop non voluto, ritorni la paura di dover star ferma a lungo e ricominciare tutto da capo …
Credo proprio che tu abbia ragione. Anche il sabato contro il Torre ciò che mi dava più fastidio non era il dolore, ma la possibilità di rimanere ferma per un po’ di tempo. Come dici tu “di infortuni me ne intendo” e nonostante possa dire (tocchiamo ferro) che ormai è tutto alle spalle la paura di restare ferma è sempre in agguato. Per me la palestra è anche il luogo in cui sfogare le tensioni accumulate durante la giornata e non ci rinuncerei per nulla al mondo.
E l’Ata Domonet come sta?
Così così. Secondo me fisicamente siamo pronte per esprimerci al meglio, probabilmente in questo momento è la testa il nostro ostacolo più alto. È difficile allenarsi dopo una sconfitta e soprattutto è difficile tornare in palestra il lunedì sera con le giuste motivazioni quando il sabato si regalano alle avversarie sempre gli ultimi quattro punti importanti. Per fortuna la voglia di lavorare non manca e quasi sempre riusciamo ad impegnarci nonostante le sconfitte. Spero solo, …anzi, sono convinta che prima o poi il nostro lavoro troverà appagamento e anche l’Ata Domonet potrà portare a casa le sue belle soddisfazioni.
Certo è che i numeri non sono dalla vostra parte. Tredici partite ufficiali (7 di campionato e 6 di Coppa Italia) e solo una vittoria all’attivo. Dati non confortanti.
Certamente tutto ciò non ci aiuta. In Coppa avevamo bisogno di un po’ di rodaggio e forse in questa prima parte di campionato siamo rimaste in questa fase. Ora, dopo aver perso alcune partite alla nostra portata, è arrivato il momento di cambiare marcia e come si dice… bisogna “partire in quarta”!!
Se in Coppa si poteva parlare di poco affiatamento, in campionato nonostante abbiate incontrato quasi tutte le prime della classe, ci sono molti rimpianti visto l’andamento in alcune partite (ed in alcuni set!!!), dove non avete sfruttato al meglio le occasioni a vostro favore.
Noi abbiamo regalato tutto quello che potevamo regalare alle nostre avversarie e ora non possiamo più permetterci di avere dei rimpianti. Dobbiamo tirare fuori da subito tutta la grinta che abbiamo dentro di noi e dobbiamo metterla in campo per conquistarci le nostre vittorie. Non ci sono tante squadre generose come la nostra e quindi dobbiamo smettere di essere così altruiste e pensare un po’ a noi stesse.
Questo se da un lato è preoccupante, da un certo punto di vista fa ben sperare: in fondo vuol dire che vi manca veramente poco per poter competere a pieno con tutte le avversarie.
Certo! Per ora manca veramente poco, ma ho paura che se tale situazione continuerà a ripetersi la lacuna diventerà sempre più grande e sarà sempre più difficile porre rimedio. Fino a questo momento ci è sempre mancato qualcosa, ma ora siamo noi a dover aggiungere quel qualcosa in più.
“Sprecati” comunque punti importanti che potrebbero pesare molto verso la fine del girone quando incontrerete squadre sulla carta più “abbordabili” e contro le quali dovrete necessariamente fare punti per centrare l’obiettivo salvezza.
A quel punto non dovremo più avere rimpianti e non dovremo più sprecare nulla perché saranno tutte partite fondamentali per noi. Solo se saremo in grado di non sprecare nulla contro le squadre più “abbordabili” sarà possibile iniziare il ritorno a testa alta per giocarci di nuovo tutto contro le squadre che abbiamo già incontrato.
Forse con qualche punto in più in cassaforte, anche questi scontri diretti si sarebbero affrontati con meno pressione.
Forse si, ma è stata la mancanza di determinazione che non ci ha permesso di arricchire la nostra cassaforte e ci ha lasciato in perdita. La determinazione non dovrà mancare negli scontri diretti e solo allora inizieremo ad incrementare il nostro utile.
La classifica però non è drammatica, nonostante il penultimo posto attuale, il centro classifica è solo a quattro punti e la zona playoff a otto punti. Insomma i giochi sono aperti e tutto è ancora possibile.
Sicuramente tutto è ancora da decidere e mi auguro che l’Ata Domonet sia in grado di dimostrare cosa può fare e, in questo modo, contribuire a formare la classifica a suo favore.
Infatti dalla prime partite è emerso come tutte le compagini possano vincere e perdere con chiunque.
Credo che il campionato quest’anno sia molto più equilibrato rispetto agli altri anni e quindi è difficile fare dei pronostici. Noi stesse pensavamo di incontrare delle corazzate che poi in campo si sono dimostrate inferiori alle aspettative, ma non siamo state in grado di sfruttare le occasioni che ci sono venute incontro e sono rimaste delle corazzate perché non siamo state capaci di dimostrare il contrario.
Alcuni parlano di squadra “giovane”. Ma analizzando il sestetto base, pur in effetti anagraficamente giovane, è composto da atlete che hanno alle spalle almeno tre stagioni da protagoniste in questa categoria. Un paravento o effettivamente ancora una certa “inesperienza” a giocare i punti importanti senza commettere errori gratuiti?
Molto spesso alla fine dei set abbiamo commesso degli errori banali, forse per inesperienza, ma non credo. Secondo me manca la decisione, la cattiveria necessaria per conquistare il punto. Dobbiamo autoconvincerci di saper fare di più di ciò che realmente facciamo.
Ma credi anche tu che l’unico problema di questo avvio di stagione , come riscontrato da più osservatori, sia solo la mancanza di lucidità nei momenti che contano? Magari superabile proprio con la vittoria in un set combattuto punto su punto.
Certamente ci aiuterebbe vincere un set o meglio una partita. Ma nessuno regala niente e quindi dovremo guadagnarci punto dopo punto da sole.
La partita di sabato però non è certo delle più abbordabili. Arriverà infatti la capolista: quel Pan D’Este forte di sei vittorie ed una sola sconfitta.
Noi dobbiamo pensare a noi stesse e ciò che è importante questo sabato è la determinazione che dobbiamo mettere in campo. Se le avversarie saranno più forti e noi avremmo messo in campo tutto quello che potevamo dare senza rimpianti si può anche accettare la sconfitta e pensare positivamente ai prossimi incontri. Anche se…sarebbe stupendo fare un colpo grosso!
Fare punti è alla vostra portata quini, certo ci vorrà una prestazione perfetta senza cali di concentrazione od errori gratuiti.
Dovremo essere determinate al massimo e convinte delle nostre capacità.
Si sa che la partita è lo specchio dell’allenamento. In tal senso, avete svolto esercizi specifici riguardanti la gestione della palla negli ultimi scambi del set, oppure avete preferito concentrarvi sulle caratteristiche delle avversarie?
Ci siamo concentrate su noi stesse perché è da noi che deve scattare la molla. Delle squadre avversarie abbiamo sempre “studiato” poche informazioni e semplici. Siamo bravissime a farci confusione da sole.
Torniamo un attimo a te. L’anno scorso jolly della squadra (ti si può definire così?), quest’anno sei partita come opposto per poi finire laterale.
….devo rispondere? Si mi sento il jolly anche quest’anno. Confesso che mi piacerebbe allenarmi come palleggiatrice, ma per ora mi auguro solo che Marco non mi voglia mettere centrale perché altrimenti ci sarebbe da ridere.
Non volendo assolutamente entrare nel merito delle scelte dell’allenatore, non trovi che, in generale (= non riferito alla tua situazione o all’Ata in particolare), questo continuo girovagare nei ruoli non sia penalizzante per una giocatrice evoluta oppure ritieni che comunque sapersi gestire in più ruoli può essere solo che positivo?
Scherzi a parte credo che sia fondamentale saper fare un po’ di tutto. Durante una stagione può accadere di tutto e bisogna avere atlete in grado di giocare in tutti i ruoli, o quasi.
Anche Torrefranca ed Argentario hanno trovato un inizio di stagione “sofferto”. Partite con obbiettivi diversi si trovano, insieme all’Ata, a combattere per raggiungere la parte tranquilla della classifica. Sarà un segno che in questo campionato niente si può dare per scontato?
Dopo la Coppa tutti hanno dato come favorite, per fare un buon campionato, Torrefranca e Argentario tra le squadre regionali, ma entrambe hanno incontrato le nostre stesse difficoltà. Non si può dare nulla per scontato! Quindi …
Speriamo di si. Magari già da questo sabato con il capitombolo della capolista nel campo, per ora terra di conquista, di un’Ata Domonet scaltra, attenta e non fallosa nei momenti cruciali del set.
Noi cercheremo di essere determinate, attente e non fallose, insomma cercheremo di dare il massimo. Se poi il nostro lavoro troverà appagamento, tanto meglio! L’importante sarà non avere nessun rimpianto di aver sprecato nuovamente un’occasione.
Grazie ed in bocca al lupo per domani.