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Serie B2

La rodigina Angela Ghiotti blinda il reparto delle centrali

Se c’è un ruolo nel quale la nuova Walliance appare fin da oggi solidissima, è senza dubbio quello di centrale. Alle conferme di capitan Maddalena Bertoldi e della bolzanina Zoe Guerzoni si sono infatti aggiunti due nuove interpreti, la marchigiana Elisa Ferracci e, ultima della serie, la rodigina Angela Ghiotti, nata nel 1999, che è planata a Trento per conciliare lo studio con lo sport.

«Ho appena acquisito la laurea triennale in matematica a Bologna - ci spiega - e ora voglio conseguire quella magistrale. Avevo due strade davanti a me, spostarmi a Torino o a Trento e la possibilità di giocare in serie B all’Ata mi ha convinto a scegliere la seconda strada. A suggerirmela è stata la mia ex compagna di squadra Elisa Morolli, palleggiatrice che ha vestito sia la maglia di questa squadra dal 2015 al 2016, sia quella della Trentino Rosa la stagione precedente».
Dopo tre campionati di serie C Angela aveva voglia di tornare a mettersi in gioco in un torneo nazionale, che ritiene più adatto, e logicamente più stimolante, per il livello che ha raggiunto.
«Nelle ultime tre stagioni e mezzo ho giocato nel Pontevecchio, una squadra di Bologna, sempre in C. Volendo rimanere vicina all’Università ho dovuto fare questa scelta, dato che in città non ci sono formazioni di serie B. Nel 2018-2019 abbiamo raggiunto i playoff, ma non si tratta di una società che punta alla promozione. L’esperienza si è chiusa a novembre dello scorso anno, quando Luigi Morolli (il papà di Elisa), allenatore della Bluline Forlì, mi ha portato in B1 per sopperire ad una situazione di emergenza. Abbiamo chiuso il campionato al terzo posto».

Prima delle tre stagioni a Bologna dove hai giocato?
«Ho cominciato nel mio paese, a Trecenta, quando avevo appena quattro anni, seguendo le orme delle mie sorelle. Dal 2016 al 2018 ho giocato al Fruvit di Santa Maria Maddalena, squadra ferrarese, dividendomi fra settore giovanile e serie B2, dove mi ha allenata un tecnico al quale devo moltissimo, Pietro Pantaleoni, che purtroppo oggi non c’è più».
Dato che i centimetri non ti mancano (Angela è alta 1,83) si può immaginare che tu abbia sempre giocato al centro...
«Il mio sogno, da bambina, era palleggiare, ma la mia altezza ha convinto gli allenatori a dirottarmi subito su altri ruoli. Per due stagioni, nella categoria Under-14, ho fatto l’opposta, poi sempre la centrale. Confesso che ho pensato più volte di rimettermi in gioco come schiacciatrice, ma so che questo comporterebbe l’addio alla serie B e quindi per ora ho messo da parte questo proposito».
Obiettivo B1?
«Non sono una che si fa illusioni, inizio sempre le stagioni pensando ad un obiettivo minimo, non a quello massimo, tuttavia gioco per vincere e per divertirmi. Anche se non attacco molti palloni mi appaga molto riuscire a smarcare le avversarie con la mia azione».

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